Toccare, sperimentare, imparare

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Quando siamo ancora dei bambini, ogni cosa è per noi motivo di curiosità perché abbiamo tantissime cose da conoscere, del mondo che ci circonda e delle persone che si prendono cura di noi e del resto impariamo subito, fin dal primo giorno di vita. E’ un continuo apprendere, innanzitutto veniamo incuriositi dal nostro corpo che vediamo muoversi ed impariamo a gestire con il tempo, prima attraverso la bocca alla quale portiamo le mani o anche i piedi e poi con l’osservazione.
Ricordo ancora gli occhioni di mio figlio che scrutavano le sue manine muoversi in principio in maniera scoordinata, poi invece più precisa. Appena compreso come funzionava non la smetteva più di muovere e alzare le gambe e braccia contemporaneamente.
L’osservazione è molto importante per un bambino perché la vista è uno dei primi sensi che vengono usati per apprendere. Quante cose imparano i piccoli semplicemente guardando noi adulti. Quando scoprono qualcosa di nuovo si comportano come dei veri scienziati, provando e riprovando di continuo fino a quando non riescono bene a portare a termine un’azione o un gesto. Tutto ciò che a noi sembra scontato, semplice o una cosa che facciamo in maniera automatica, per loro significa meraviglia e stupore. Imparano a conoscere sensazioni come il caldo, il freddo, il liscio, il ruvido, il viscido toccando gli oggetti di cui memorizzano le differenze e le caratteristiche. Ovviamente noi non possiamo averne memoria ma da piccoli abbiamo imparato in questo modo e con lo stesso entusiasmo, grazie allo sviluppo e all’utilizzo dei cinque sensi. Ciò che per noi è scontato, per loro non lo è.
Secondo me un adulto che affianca il bambino, in questo percorso di scoperta, ha l’occasione di assaporare l’entusiasmo che egli prova mentre vive attivamente il processo di conoscenza. Credo sia un momento importante anche per un genitore perché ciò gli fornisce l’occasione di vivere in maniera profonda, il sentimento di meraviglia e stupore che forse solo quando si è ancora dei bambini si prova per davvero. Un bambino sorride o si stupisce per cose che a noi sembrano ovvie e ciò potrebbe essere uno spunto per riflettere anche su come delle piccole cose, possano renderci felici.
Tornando alle azioni che i bimbi compiono per apprendere, trovo sia fondamentale che gli venga data la possibilità di sporcarsi e siano lasciati liberi di fare, sperimentare e perché no anche impastare! Si infatti i bambini adorano impiastricciarsi le mani e quale metodo migliore per farlo se non quello di preparare un dolce o una pizza? Durante il lockdown chissà quanti di noi hanno trascorso del tempo in questo modo, beh anche io mi sono cimentata nella preparazione di pane, pizza e torte e Giorgio ha adorato poter impastare e condire una mini pizza tutta sua, mostrando soddisfazione guardandola mentre si cuoceva e poi poterla anche gustare. Ha così imparato non solo come si prepara, ma anche come vari ingredienti uniti tra loro si mescolano per creare qualcos’altro.
Osservare, sperimentare e toccare sono delle ottime basi che consentono di incamerare tutta una serie di informazioni, conoscenze e sensazioni che danno la possibilità di maturare e nutrire nuove curiosità che a loro volta, stimolano la voglia di provare sempre cose nuove da cui apprendere ulteriormente.
Colorare è una delle passioni preferite dai bambini e ciò potrebbe essere una metafora: così come mescolano diversi colori per creare nuove sfumature, provando e riprovando, mischiando e osservando, i bambini assimilano informazioni, apprendono nuove competenze e maturano ogni giorno di più.

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